Tipizzazione dei genotipi di Papillomavirus
L’HPV, ovvero il Papillomavirus umano, costituisce una famiglia di virus composta da oltre duecento genotipi virali che nella maggior parte dei casi causano lesioni benigne che regrediscono spontaneamente. Alcuni genotipi HPV possono però evolversi lentamente in una forma tumorale se non sono trattati correttamente.
Grazie al test HPV tipizzato, un esame molecolare conosciuto anche con il nome di HPV-DNA test, è possibile identificare la presenza dei genotipi di Papillomavirus, cancerogeni e non, nei tessuti cellulari del collo dell’utero.
Il test è consigliato ogni 5 anni alle donne di età compresa tra i 30 e i 65 anni in quanto consente di identificare con maggiore anticipo un eventuale rischio di sviluppare lesioni di tipo cancerogeno.
Come si svolge l’esame?
Il test dura pochi minuti. Durante l’esame si applica lo speculum, uno strumento che dilata il canale vaginale consentendo l’accesso al collo dell’utero. Poi, si inserisce delicatamente un bastoncino cotonato che consente di raccogliere dal collo dell’utero e dal canale cervicale le cellule che saranno analizzate in laboratorio.
L’esame non provoca dolore e non richiede nessuna preparazione specifica. Si raccomanda solo di non eseguirlo durante le mestruazioni e di astenersi dai rapporti sessuali nei due giorni precedenti.
Cosa fare se il HPV-DNA test è positivo?
La presenza del Papillomavirus una condizione necessaria, ma non sufficiente allo sviluppo di tumori del collo dell’utero. Questo vuol dire che, se il test risulta positivo, non significa che sia già presente un tumore ma che la donna dovrà sottoporsi a ulteriori controlli.
Qual è la differenza tra HPV-DNA test tipizzato e Pap test?
L’HPV-DNA test tipizzato è più sensibile rispetto al Pap test e permette in questo modo di identificare con maggiore anticipo donne ad alto rischio di sviluppare lesioni cancerose.
Per maggiori informazioni sul test HPV tipizzato, parla con la tua ginecologa o la tua ostetrica.