La riabilitazione masticatoria è alla portata di tutti ma spesso sottovalutata e poco compresa.
Corretta masticazione
La masticazione fisiologica è bilanciata: metà a destra e metà a sinistra, posteriore e a bocca chiusa. Sono pochissime le persone consapevoli del loro lato masticante preferito e di usare uno o entrambi i lati per masticare.
Quali sono i requisiti per avere una corretta masticazione
Bisogna pensare alla bocca come a una scatola (arcata inferiore) con il suo coperchio (arcata superiore) più largo di mezzo dente: le arcate devono essere in corretto rapporto tra loro.
Ne consegue che qualunque tipo di malocclusione dentaria, morso crociato di un lato o di entrambi i lati, morso inverso anteriore o morso aperto, creeranno uno schema cerebrale di facilitazione di un lato masticante rispetto al controlaterale.
Le arcate devono essere complete: se mancano uno o più denti è difficile e inefficace masticare da quel lato. Come se non bastasse, dove manca un dente, soprattutto nell’arcata inferiore, la lingua protrude durante la deglutizione per “tappare” il buco, creando una funzione linguale muscolarmente asimmetrica e spesso torsionale.
Perché è importante avere una corretta masticazione?
La muscolatura masticatoria prende inserzione in basso sulla parte esterna della mandibola e in alto direttamente sul cranio, lateralmente, formando sull’osso temporale un bellissimo ventaglio.
Se utilizzo la muscolatura di un lato in modo maggiore (o esclusivo) avrò i muscoli di un lato del viso più tonici, molto spesso ipertrofici e soprattutto iperstimolati, con zone muscolari dolenti alla palpazione (trigger points).
Questi muscoli sovrastimolati e ipertrofici possono causare dolore locale o irradiato, tensione e dolore all’articolazione temporo-mandibolare, cefalea muscolo tensiva.
Un movimento masticatorio corretto è fluido, armonioso, frutto della coordinazione tra muscolatura masticatoria, lingua, denti e muscolatura.
Basta poco per “interferire” in questo movimento fluente; in una malocclusione la lingua perde i suoi spazi fisiologici: in casi di morso crociato la lingua è obbligata a lavorare in uno spazio asimmetrico e quindi si inclina, lavorando in torsione e ampliando l’estensione della muscolatura che funziona in modo asimmetrico.
Spesso la lingua lavora in modo disfunzionale, con la punta appoggiata dietro gli incisivi inferiori (lingua in postura bassa, spesso accompagnata a respirazione orale) o in mezzo ai denti (lingua interdentale, causa ed effetto di morso aperto anteriore).
Tutte queste disfunzioni linguali sono in grado di condizionare la fisiologica curvatura della cervicale, facilitando l’insorgenza di cefalee e di alterazioni posturali.
In sintesi:
- Controllare la masticazione abituale e provare a correggerla;
- In caso di mancanza di denti o di otturazioni consumate o non coerenti, parlarne con il proprio dentista;
- In presenza di malocclusioni la terapia corretta, quando possibile, è l’ortodonzia;
- In presenza di disturbi posturali, una volta accertata dall’equipe posturale la primarietà della bocca, concordare con il paziente e con l’equipe la soluzione migliore per quel problema e quel paziente (bite, ortottico, terapia ortodontica fissa o mobile..).